La promozione della letteratura tattile illustrata

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Nel primo incontro si è parlato di quello che significa la lettura per bambini non vedenti. Nel secondo incontro si è visto come si fa per fare il libro tattile. In questo terzo incontro si parla di come far conoscere il libro tattile.

Parla Valeria dell’Anna, bibliotecaria, che si chiede come rendere le biblioteche pubbliche luoghi inclusivi, ma lo chiede provocatoriamente perché in realtà le biblioteche sono per tutti. Lei si è interrogata su come si relazionano le biblioteche con i bambini non vedenti anche se già dagli anni ’70 si lavorava su questo problema e cioè su come si posizionano le biblioteche verso il deficit visivo.

Nella zona di Lecce e provincia nel 2005 nasce un progetto “Leggere uguale per tutti” che coinvolge tutte le trentaquattro biblioteche del sistema bibliotecario, alle quali si sono aggiunte poi altre biblioteche del Salento. Nel 2017, grazie ad un finanziamento, si realizzano nel sud delle nuove biblioteche: ancora una volta la provincia di Lecce accoglie le sfide per far diventare le biblioteche luogo per tutti.

Ogni biblioteca deve essere supportata dal sistema bibliotecario mettendo al centro del proprio lavoro la parola “inclusività”. Uno strumento per spingere le biblioteche all’inclusività è quello di acquistare più libri tattili così da avere un numero elevato di titoli.

C’è però difficoltà ad approvvigionarsi di strumenti preziosi come i libri tattili illustrati. Il progetto è il primo più articolato che riguarda questo tema. Un altro elemento è stato di portare nel Salento la mostra “A spasso con le dita “: enorme impegno è stato dato alla comunicazione di questa iniziativa.

Nel corso del tempo le biblioteche si sono accorte dell’importanza del libro e le scuole di quanto sia fondamentale creare una rete anche fuori del territorio. Un altro tema affrontato è l’accesso alle biblioteche da parte delle persone non vedenti: il percorso “Enel cuore” ha significato integrare bambini non vedenti con bambini vedenti. Nel 2012 è nato il progetto per la realizzazione di laboratori tattili artistici per bambini non vedenti e non, anche attraverso stimoli sonori.

Pietro Vecchiarelli della federazione Pro ciechi ha accumulato anni di impegno nella promozione del libro. Si batte per il diritto di partecipare alla lettura per tutti, in senso artistico e culturale. Tutti i bambini hanno diritto di andare al museo e di frequentare biblioteche.

Per questo motivo è fondamentale creare un patrimonio per tutti, prodotto con determinate caratteristiche: per esempio si è iniziato da collane editoriali diversificate. Questo è stato solo un punto di partenza cominciato con l’impegno di offrire a tutti un percorso che va dal libro più semplice al più complesso. Molte biblioteche si sono avvicinate a questo progetto e così il libro diventa motivo di accesso alla biblioteca.

Del 2004 sono apparsi i primi di questi libri promossi per esempio nel laboratorio e manifestazione “Di che colore è il vento” nati un po’ per caso a Roma alla casina di Raffaello, in seguito alla reale domanda di una bambina. Cuore della manifestazione e stato il laboratorio: tutti potevano essere protagonisti attraverso l’utilizzo del tatto. “Giorgetto”, libro presentato all’interno del laboratorio, ha avuto molto riscontro: la sua particolarità è che cambia aspetto e pelle come un camaleonte.

Un altro libro “Soffio di vento” è stato portato anche negli Stati Uniti ed è stato apprezzato molto. Questa mostra nasce per unire il mondo del vedente al mondo del non vedente e viceversa. C’e ad esempio una sezione interattiva con il libro che parla di suoni “Sounds” prodotti con carta lucida e ruvida. Poi c’è un’altra sezione sulla stoffa, posta su una lavagna di ferro con magneti che si possono spostare e toccare per sentire i differenti tessuti. “A spasso con le dita” di anno in anno si sta arricchendo: lo spazio del laboratorio è diventato il cuore della manifestazione ed è stata esposta in ventotto città italiane. Un’altra manifestazione è il concorso “Tocca a te!” che dal 2011 si è alternato in cinque città ed è stato portato tra l’altro a Roma al museo MAXXI: l’aspetto più interessante è che potevano partecipare intere famiglie.

Marilina Bolognino delle biblioteche di Brescia ha portato avanti il progetto “Leggere opportunità” in cui si è parlato di diritto alla lettura per tutti e, nel rispetto del diritto d’autore, della possibilità di trasformare i libri in opere diverse. La mostra itinerante è stata portata in tutte le scuole e le biblioteche. Sono stati proposti due laboratori gestiti su base volontaria: uno è di lettura e uno per la costruzione di libri tattili.

Da otto anni si fanno laboratori con aggiornamenti costanti, si parte dal riciclo per realizzare un libro tattile, corredato dal braille .
Piera Sciacca parla dell’ associazione “Bambini braille”. Nata a Brescia nel 2015 si presenta come una nuova opportunità per il volontariato: nel 2014 vede la mostra “A spasso con le dita” in seguito alla quale fonda la sua associazione. La mostra viene inserita nella manifestazione “In contatto” e nasce una collaborazione con “Arte con noi” e l’opportunità di far partecipare i bambini non vedenti.

Si creano attività aperte a tutti: fulcro dell’associazione “L’officina dei linguaggi non convenzionali” e “L’officina dell’apprendimento creativo”. Nel momento del covid sono stati realizzati laboratori all’aperto. Alcune di questi eventi sono stati riproposti in Giappone, in Corea e in Cina. Un altro progetto ha visto realizzarsi il concorso “I libri che possono” nel quale gli studenti, dopo seminari fatti da protagonisti del settore, hanno presentato libri per non vedenti.

Nasce il progetto “Oltre la vista” con l’idea di unire i libri tattili europei con quelli giapponesi. Infine si svolge la mostra “Toccare le parole” con un laboratorio d’arte a Palazzo delle Esposizioni e si occupa dell’accessibilità per il pubblico speciale: c’è uno spazio centrale chiamato “spazio fontana”, uno scaffale d’arte e l’atelier dove si svolgono le attività pratiche di laboratorio. Nello “spazio fontana” ci sono mostre editoriali che parlano di libri, per esempio quella dei “Topi pittori”. Prevedono il coinvolgimento fisico del pubblico di tutte le età. La prima di questa mostra è “Sensi unici” con libri tattili di artista. La mostra, aperta a tutti, è collocata nello “spazio fontana”: si possono toccare i libri, si possono vedere i prelibri di Munari attraverso la mediazione dell’arte, si possono apprezzare libri giapponesi con carte particolari.

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