Concluso il FILMING ITALY LOS ANGELES

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Creato e organizzato da Tiziana Rocca, Agnus Dei e Valeria Rumori, Istituto Italiano di Cultura Los Angeles, Filming Italy – Los Angeles oltre a promuovere l’Italia come set cinematografico e ponte tra la cultura italiana e americana, sostiene la crescita culturale italiana attraverso il suo cinema, l’internalizzazione dei prodotti dell’audiovisivo italiani e supporta le relazioni interculturali tra i vari registi, produttori ed artisti.

Il Festival, introdotto dall’Ambasciatore d’Italia a Washington Armando Varricchio e concluso da Silvia Chiave, Console Generale d’Italia a Los Angeles, quest’anno è stato dedicato alla memoria di Lorenzo Soria, ex presidente della HFPA, che ha sempre supportato la manifestazione fin dalla sua prima edizione.

“Sono molto felice dei risultati del Filming Italy Los Angeles di quest’anno, che ha raggiunto dei risultati davvero inaspettati. Possiamo sicuramente affermare che il festival si è distinto per il numero delle masterclass e dei webinar, seguiti dall’Italia e da tantissime località americane, da Los Angeles a San Francisco e New York. Sono stati 5.000 gli spettatori complessivi per circa 3.000 ore di visione, con quasi 61.000 visualizzazioni di pagina in piattaforma. In particolare, abbiamo avuto un ottimo riscontro per Oliver Stone con 6.210 visualizzazioni di pagina e 1.478 visualizzazioni della masterclass su YouTube. La richiesta è stata talmente alta che abbiamo deciso di lasciare la disponibilità dei webinar un giorno in più e poi tutti i materiali saranno comunque disponibili sul sito del Filming Italy fino al 25 marzo, giornata dedicata a Dante, che vedrà coinvolti altri talent in diverse attività. Molte anche le scuole teatrali e cinematografiche che hanno aderito al festival, tanto che la sala virtuale è passata da 1500 a 2000 posti per permettere a tutti gli studenti di partecipare”, ha dichiarato Tiziana Rocca, che è anche Direttore artistico del Festival. “Quest’anno il Filming Italy Los Angeles è stato scelto dall’Ambasciata d’Italia a Washington tra gli eventi per rientrare nelle celebrazioni per i 160 anni dei rapporti bilaterali tra Italia e Stati Uniti, proprio per il ruolo centrale che il cinema ha avuto, negli anni, nel rafforzare la salda amicizia tra i due Paesi, cosa che mi reso particolarmente onorata. Vorrei rivolgere un sentito ringraziamento a tutti gli artisti, italiani e internazionali, che ci hanno supportato in questa edizione, rendendosi disponibili anche in un periodo complicato come questo e che hanno contribuito alla realizzazione di un evento unico e speciale come questo”.

Il protagonista di Black Panther, Winston Duke, ha dichiarato: “Credo che sia un dovere dell’uomo quello di lottare per l’eguaglianza e i pari diritti delle donne. Dobbiamo insegnare ai nostri figli fin da bambini a condividere, a rispettare. Il ruolo della donna è fondamentale e ci dovrebbe essere più inclusione in tutti i ruoli di potere. Per quanto riguarda il futuro del cinema, credo che lo streaming rappresenti il futuro, perché è libertà. Poter vedere quello che vuoi, quando vuoi e dove vuoi… non ha prezzo. Ma il cinema non morirà mai. La magia di quella grande sala buia è unica. Sicuramente il business cambierà, immagino un mondo dopo la pandemia in cui grandi compagnie come Netflix e Amazon saranno sempre più legate e coinvolte con il cinema, sicuramente con maggiori investimenti”.

Elena Sofia Ricci ha dichiarato: “La cultura e l’arte sono il nostro petrolio. L’Italia è il paese che detiene il patrimonio artistico più grande del mondo e siamo tra gli ultimi ad investire in cultura e nello spettacolo. E questo poco che viene investito rende circa il 6% del PIL, a parte quest’anno per ovvie ragioni. Il rapporto tra lo spettatore in sala e l’interprete sul palco, quell’osmosi, è qualcosa di unico e irripetibile, penso che avremmo sempre bisogno dello spettacolo dal vivo. Per quanto riguarda il futuro del cinema, penso che la bellezza di entrare in una sala a vedere il film non finirà mai.

Photo by Daniele Venturelli

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