Dal Tom Collins allo Strawbitter, i 10 cocktail da non perdere quest’estate

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Dal Mezcal al Pisco, dallo zenzero al cetriolo, sono tanti gli ingredienti così come le combinazioni possibili quando si parla di cocktail.

All’ora dell’aperitivo, ma anche per un after-dinner, non più solo i grandi classici, ma anche drink che siano poco alcolici, leggeri e, soprattutto, instagrammabili

“Sapore di sale, sapore di mare”. E’ con il ritornello di una delle canzoni più celebri di Gino Paoli che si può descrivere la nuova tendenza che, quest’estate, darà una ventata di freschezza al mondo della Mixology: non più solo Margarita e Bloody Mary, sulle spiagge e nei locali più alla moda si ordineranno sempre di più cocktail “salini” in cui acqua marina, molluschi, crostacei e persino formaggi saranno gli ingredienti principe. A questi, però, si aggiungono anche i drink “low” e “no alcol”, perfetti per qualsiasi ricorrenza e che si rivelano, al tempo stesso, gustosi e rinfrescanti. Importanza, infine, viene data anche all’estetica: sono sempre di più le creazioni il cui punto di forza è la condivisione sui social; dal ghiaccio in forme particolari a effetti speciali come fumo e liquidi che cambiano colore.

E’ quanto emerge da uno studio di Found! Story Engagement Factory, condotto attraverso un monitoraggio su oltre 150 fonti fra testate, magazine, portali, blog e community lifestyle internazionali, per sondare quali siano le tendenze dell’estate 2019 in fatto di cocktail e aperitivi.

Strawbitter è un drink analcolico della gamma Sanbittèr Bartender Cocktail, dove il gusto delicato di fragola pestata completa in modo dolce e intrigante il sapore secco e aromatico del Sanbittèr Rosso. Ideale da servire in un bicchiere tumbler alto con tanto ghiaccio e da decorare con mirtilli neri e una veletta di fragola. E per chi non vuole rinunciare alle bollicine, i migliori bartender suggeriscono la variante leggermente alcolica data dall’aggiunta di 3 cl di prosecco.

Il Cucumber Tom Collins è una variante del classico Tom Collins, nato nel 1890 nel ristorante londinese “Limmer’s Old House” gestito dai fratelli Tom e John. A differenza della ricetta originale, questa versione prevede la presenza del cetriolo a cui viene aggiunto il Gin e la limonata frizzante: perfetto da sorseggiare durante l’aperitivo con gli amici con vista sul lungomare.

Il French 75, invece, è un grande classico: nato negli anni ’20, prende il nome da un cannone usato durante la Grande Guerra, ed è stato incluso nel “Savoy cocktail book” di Harry Craddock, uno dei ricettari più influenti del settore. Il cocktail è realizzato con 3 cl di Gin, 1.5 cl di succo di limone, 1.5 cl di sciroppo di zucchero, che vanno shakerati con tanto ghiaccio e versati in un’ampia flûte. Si completa il tutto aggiungendo 6 cl di champagne e mescolando delicatamente, per non favorire la fuga delle bolle. Da ultimo, decorare con una sottile scorza di limone. Consigliato a tutti gli amanti delle bollicine francesi.

Il Rob Royster, ideato dal bartender Daniel Roudaut del locale “Novantiqua” di Bordighera, è un drink in cui tre diversi tipi di Whisky, accompagnati da un Vermouth alla ciliegia acida, sono insaporiti con acqua di ostrica. Per realizzarlo servono 2 cl di Rye whisky, 2 cl di Highland Single Malt Scotch, 1 cl di Bourbon, 2.5 cl di Sour Cherry Red Vermouth, 1 cl di acqua d’ostrica e 1 dash bitter. Dopo aver versato il tutto in un bicchiere Old Fashion con del ghiaccio, mescolare gli ingredienti aggiungendo una spruzzata di Whisky dell’Isola di Islay. La guarnizione, infine, è una chips rossa alla barbabietola con maionese, accompagnata da un’ostrica. Ideale per tutti coloro che, nel segno della sperimentazione, vogliono osare con cocktail mai pensato e provato prima.

Il Flor y Canto, drink creato da Roberto Artusio e Cristian Bugiada de “La Punta Expendio de Agave” di Roma, strizza l’occhio al Mezcal, la cui produzione, negli ultimi anni, è quadruplicata sfiorando i 4 milioni di litri. Per realizzarlo servono 5 cl di Mezcal gin, 2 cl di lime, 1.5 cl di pompelmo, zucchero e soda alla pesca. Dopo aver versato tutti gli ingredienti nello shaker con un po’ di ghiaccio, agitare e versarli, mixati, in un bicchiere tipo Collins colmo di ghiaccio. Aggiungere quindi on top la soda alla pesca e, come garnish, un fiore che regali al drink un tocco di colore. Perfetto da gustare come after-dinner, seduti in riva al mare guardando le stelle.

Come la musica, ogni estate, ha il proprio tormentone, ecco succedere la stessa cosa nel mondo della Mixology. Un “evergreen” preparato da bartender di tutto il mondo e richiestissimo dai clienti è il Green Iguana, che viene preparato con 1.5 cl di tequila, 3 cl di succo al melone, 6 cl di lime e sciroppo di zucchero. Gli ingredienti vengono così shakerati e il tutto servito in una coppetta da cocktail. Perfetto per passare una serata in compagnia degli amici di sempre o, in linea con le ultime tendenze, da proporre in abbinamento con piatti dai sapori decisi.

Il Passion Bitter è un tiki cocktail ideato dal bartender pugliese Giacomo Fiume dal gusto dolce e fruttato. Per prepararlo basta versare in un tumbler basso il rum, lo sciroppo al passion fruit, il succo di limone, di ananas e l’angostura. Colmare on top, infine, con Sanbittèr Emozioni Passion Fruit. Fresco e dissetante, il cocktail, pensato per brindare insieme al proprio partner sognando mete esotiche.

Il Pisco Punch è uno dei cocktail emblema da realizzare conl’acquavite sudamericana ricavata dalla distillazione di vino bianco e rosato, nonché bevanda nazionale sia in Perù che in Cile. Questo cocktail si prepara mixando succo d’ananas, infusione di scorza di ananas, succo di limone e, naturalmente, del Pisco. Perfetto per chi adora il Sud America e vuole farsi trasportare dal suo clima “caliente”.

Lo zenzero, che viene impiegato in cucina ma anche per le sue proprietà benefiche, riducendo nausea e tosse, è uno degli ingredienti che servono per creare una variante del Vodka Sour. Quattro parti di Vodka, 3 di succo di limone, 1 parte di sciroppo di zucchero di canna, dello zenzero fresco e un rametto di rosmarino: una volta tritata questa radice, mettere tutti gli ingredienti in uno shaker con 5 cubetti di ghiaccio, shakerare e versare, filtrandolo, in un bicchiere. Un drink che si rivelerà essere compagno perfetto durante un beach party sotto le stelle.

Il Butterfly Ball è un’idea del bartender Raffaele Moschini del locale “Il cortile in centro”, che prevede 2 cl di Single Malt scozzese torbato, 4 cl di Canadian Whisky, lime spremuto, foglie di menta e ginger ale. Il drink è una rivisitazione dei più classici Highball, “famiglia” di cocktail dall’effetto rinfrescante e dissetante composti da una base alcolica a cui viene aggiunta la soda o una bevanda gassata. Dal sentore leggermente affumicato è ideale per chi ama i sapori ricercati e non si accontenta di bere il solito.

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Il Gruppo ViviRoma fondato da Massimo Marino nel 1988, nasce come giornale murale per ampliarsi nel tempo in un magazine, TV e WEB.

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