Intervista a Marco Zordan

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Direttore artistico del Teatro Trastevere
di Miria Maiorani

esclusivaMarco benvenuto sulle pagine del ViviRoma.

Quello che sta per concludersi potrebbe chiamarsi l’anno della rinascita artistica e culturale visto che siamo più o meno tornati alla normalità dopo una pandemia che ha cambiato il mondo. E’ veramente così?
Certamente la possibilità di fare spettacolo e arte e la facilità di fruirlo sono tornate quelle pre-pandemiche, speriamo anche il desiderio di esserci, ma siamo fiduciosi.

Le difficoltà affrontate in questi ultimi due anni tremendi che impatto hanno avuto sulla ripresa?
Sicuramente la voglia di fare bene e di cogliere le occasioni che bandi come questo ci offrono.

Come sei approdato al Teatro Trastevere e quali sono le potenzialità di questa struttura che nnasce sulle ceneri di un cinema?
Già al Liceo frequentavo quello spazio, e quando è rinato nel 2010 è stato naturale entrare nella direzione. Purtroppo il periodo pandemico ha ridotto politicamente le possibilità di azione dei Teatri indipendenti, ma rimane un luogo libero dove essere accolti e poter sperimentare artisticamente.

Tu sei anche anche attore, come si concilia questa attività con quella di direttore artistico?
A volte faticosamente sotto il punto di vista dei tempi da dedicare alle due diverse anime, ma il salire attivamente su di un palco aumenta la sensibilità nei confronti delle esigenze degli attori che passano per la nostra sala.

Ci parli della prossima stagione del Teatro Trastevere e dei tuoi personali progetti lavorativi come attore?
Abbiamo chiamato la stagione OUT OF THE BOX proprio per dare il segnale di qualcosa che tenti di rompere schemi sia artistici, sia di logiche di mercato-teatrale, sia di abitudine degli spettatori. Abbiamo generi diversi uniti dalla qualità delle proposte e dalle storie degli artisti che graviteranno nella nostra stagione.

A parte il contatto con il pubblico perché il teatro viene spesso preferito al cinema?
Credo che nel XXI secolo il digitale potrà sopperire a tutto, ma non alla presenza umana ed il teatro è l’espressione artistica per eccellenza, se parliamo di scambi umani.

Se tornassi indietro c’è qualcosa che cambieresti della tua vita?
Mia nonna a diceva sempre: ci vorrebbero 2 vite, una per imparare e l’altra per godersela.

Grazie della disponibilità e tanta merda!

Scrivi a: redazione@viviroma.tv
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Il Gruppo ViviRoma fondato da Massimo Marino nel 1988, nasce come giornale murale per ampliarsi nel tempo in un magazine, TV e WEB.

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