Caldo – E’ emergenza cani lasciati in auto

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Due cani salvati in extremis e uno purtroppo morto a causa dell’irresponsabilità e della noncuranza dei loro proprietari.

Nelle giornate estive, un animale abbandonato in un’automobile ha pochissime chance di sopravvivere e l’abitacolo si trasforma in pochissimi minuti in una trappola mortale da cui non c’è scampo. LNDC denuncia e ricorda il decalogo per proteggere i nostri amici dal caldo.

È arrivato il caldo e con lui le prime vittime delle “dimenticanze” umane. A Figline (FI), uno uomo è stato denunciato per aver lasciato i suoi due cani chiusi nell’automobile. Giunti sul posto, gli agenti della Polizia Municipale hanno notato lo stato di sofferenza degli animali e, nell’impossibilità di rintracciare il proprietario, hanno rotto un vetro per trarli in salvo. L’uomo è tornato sul posto un’ora dopo l’intervento e in quel lasso di tempo i due cani sarebbero potuti morire. Sorte che purtroppo è toccata a un pastore tedesco a Sassuolo (RE), dove i Carabinieri hanno potuto solo constatare il decesso del cane e identificare il proprietario per denunciarlo.

“Ogni anno, con l’arrivo dell’estate, facciamo tanti appelli per educare le persone a non lasciare i propri animali in auto ma questi gravissimi episodi continuano a verificarsi”, commenta Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection. “L’abitacolo diventa un vero e proprio forno, anche se parcheggiato all’ombra, e i nostri amici a 4 zampe soffrono terribilmente e il colpo di calore, che spesso porta alla morte, è pressoché inevitabile. Capisco e apprezzo che si voglia portare con sé il proprio cane quando si esce di casa ma bisogna assicurarsi di poterlo davvero portare con noi dove andiamo. Se così non è, e c’è il rischio di doverlo lasciare in macchina, meglio che resti a casa al fresco e poi portarlo a fare la sua passeggiata quando la temperatura è più adatta”.

“Il nostro team legale ha predisposto la denuncia per il proprietario del pastore tedesco morto a Sassuolo per maltrattamento di animale, ai sensi dell’art. 544-ter del Codice Penale che prevede una pena massima di 18 mesi di reclusione, in questo caso aumentata della metà perché ha causato la morte del cane. Un totale, nel caso di condanna con la pena massima, di 2 anni e 3 mesi. Sempre troppo poco per una vita spezzata”, continua Rosati.

“È importante, in questa circostanza, ricordare i nostri consigli per proteggere gli animali dal caldo: in primo luogo, appunto, non bisogna mai lasciarli in auto. Se si vede un animale sofferente in un abitacolo, bisogna agire tempestivamente richiedendo con urgenza l’intervento delle forze dell’ordine e di un veterinario”, conclude Rosati.

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Il Gruppo ViviRoma fondato da Massimo Marino nel 1988, nasce come giornale murale per ampliarsi nel tempo in un magazine, TV e WEB.

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