“L’ammazzo col gas”

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Teatro degli Audaci
di Roberto D’Alessandro
Con Gianni Ferreri e Danila Stalteri
Scritto e diretto da Roberto D’Alessandro
Con Gianni Ferreri e Danila Stalteri.

Particolare questa proposta che vede in scena diverse coppie, protagoniste di simpatiche vicende per una divertente commedia interpretata da due attori travolgenti come Gianni e Danila.

Con frequenti e repentini cambi d’abito e di situazione, ma soprattutto di vistose e buffissime parrucche, li vedremo avvicendarsi nei panni di personaggi stravaganti, tutti con differenti personalità, che si muovono in particolari scenari di vita matrimoniale.

Spiccano l’insofferenza, l’indifferenza e l’irritazione reciproche. Il matrimonio è visto come una gabbia, una punizione autoinflitta. Le mogli e i mariti rappresentati sono stravaganti, particolari, quando non completamente assurdi. I loro comportamenti esasperati, paradossali ed estremi ricalcano però situazioni realistiche.

Dopo un’ introduzione fatta in coppia, in abito da sposi, i due partono con un duello verbale a base di sfottò reciproci. Gli attori si propongono come rappresentanti dei due sessi, esternando in maniera provocatoria e divertente lamentele e recriminazioni.

Dovendo portare avanti uno spettacolo all’insegna del political correct, il difficile argomento di certo non li aiuta. Allora, verranno monitorati dall’ esterno.

Ogni volta che oltrepasseranno il limite consentito (piuttosto spesso durante l’introduzione), utilizzando ad esempio termini denigratori o proponendo situazioni al limite, saranno interrotti e censurati dal prepotente e fastidioso suono di una sirena.

I due si confrontano, poi, davanti ad un grafico che rappresenta lo schema del cervello femminile e maschile, dove i difetti occupano aree particolarmente sviluppate mentre i pregi zone appena accennate. Un confronto esilarante.

Poi comincia la sequenza di stravaganti coppie che i due attori interpretano sviscerando vari dialetti e talvolta usando frasi incomprensibili che suscitano grande ilarità nel pubblico.

Allora, ecco la moglie cucciolona, particolarmente appiccicosa e smielata con il marito, il quale sentendosi oppresso e soffocato, diviene piuttosto sfuggente; e poi la moglie che si lamenta del marito sessuomane e confessa la sua stanchezza per essere obbligata ad estenuanti e continui accoppiamenti. Il prete che l’ascolta è un singolare prelato dal forte accento germanico, particolarmente distratto dalle forme femminili della donna.

l'ammazzo con il gasC’è spazio anche per dei monologhi: due recitati da Gianni (“Era d’agosto”, molto divertente, e quello toccante sul rispetto delle donne di un autore sconosciuto), e uno proposto poeticamente da Danila (“Le piccole cose che amo di te”).

Troviamo poi la moglie insicura e particolarmente pressante; il marito illuso di essere vittima della gelosia di una moglie che al contrario è piuttosto spensierata, anzi, sembrerebbe completamente indifferente; la moglie incinta pedante e prolissa piena di richieste che stremano il marito; la donna che si lamenta del coniuge troppo dipendente dalla madre, ma che poi si rivela morbosamente attaccata alla sua; la donna ricca e racchia innamorata del marito insensibile che l’ha sposata per mero interesse; quella che teme le fughe di gas e stressa il marito in piena notte pretendendo controlli continui per rassicurarsi.

Danila Stalteri è un’ attrice romana molto brava e versatile che non disdegna di proporre i suoi riusciti personaggi attraverso l’uso di vari dialetti, arricchendo il tutto con una gestualità e una espressività che risultano a volte volutamente eccessive, mentre in altre più spontanee e naturali.

Tutto questo per differenziare ogni personaggio e renderlo ogni volta originale.

Non da meno è Gianni, lui napoletanissimo, che sulla falsariga ne propone altri assolutamente improbabili con sfumature comiche, ciniche, grottesche, o delle vere e proprie macchiette. In lui rivedo un assaggio di Totò e di Giobbe Covatta. Entrambi sfruttano la loro poliedricità ricca di gestualità ed espressività e molta personalità.

Una commedia simpatica e divertente, ricca di quel sapore retrò che inserisce un tocco di modernità. Un’ora e mezza abbondante di gradevole e simpatico spettacolo made in Roberto D’ Alessandro e affidato alle mani di due validi artisti.

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