I numeri del gioco d’azzardo: Lazio, seconda regione d’Italia per livello di spesa

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E’ la seconda regione d’Italia per spesa nel gioco d’azzardo, almeno stando alle più recenti statistiche diffuse dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

Numeri comunque al ribasso, perché prendono in considerazione esclusivamente le somme puntate sui giochi distribuiti attraverso la rete fisica, escludendo quindi il giro d’affari maturato sul web da netbet.it e gli altri portali autorizzati.

L’online ha difatti raccolto nel corso del 2017 ben 26,9 miliardi, praticamente un quarto (26,5%) dei 101,7 miliardi incassati dall’intero settore del gambling. Agli scommettitori è poi tornata indietro una cifra pari a 25,5 miliardi, le vincite, mentre nelle casse degli operatori sono rimasti 1,4 miliardi.

Ma torniamo al Lazio…
Tutte assieme le cinque province (in rigoroso ordine alfabetico: Frosinone, Latina, Rieti, Roma e Viterbo) hanno prodotto nel 2017 una spesa pari a 1.836 milioni. Nel resto d’Italia, se escludiamo la Lombardia con i suoi 3.346 milioni, nessun altro territorio presenta valori maggiori. La Campania, comunque sul gradino più basso del podio in questa singolare graduatoria, segue a quota 1.825 milioni. Più staccate le restanti diciassette zone dello Stivale, con solo l’Emilia Romagna, il Veneto, la Sicilia, il Piemonte, la Toscana e la Puglia in grado di sfondare la fatidica soglia del miliardo.

A sorprendere è però un altro dato.
Se nel passaggio dal 2015 al 2016 la spesa regionale era cresciuta (di quasi 200 milioni: da 1.698 a 1.862), successivamente fra il 2016 e il 2017 ha registrato una leggera contrazione (di circa 26 milioni: da 1.862 a 1.836). Non resta quindi che attendere i dati dello scorso anno, il 2018. Solo allora potremo comprendere se sia stato un episodio occasionale o l’avvio di un trend al ribasso.

Senza ombra di dubbio maggiori informazioni le avremo in occasione della prossima Enada. Perché la più importante fiera del sud Europa dedicata al gioco d’azzardo, dopo il successo dell’edizione primaverile andata in scena a metà del mese di marzo in quel di Rimini ha dato appuntamento a operatori del settore, giocatori, semplici curiosi per il prossimo autunno alla Fiera di Roma.

Un appuntamento fisso quello capitolino, che l’8 ottobre taglierà il traguardo delle 47 edizioni.

A chi nel frattempo volesse investigare sul rapporto fra i pronipoti degli antichi latini e il gioco d’azzardo, non possiamo che ricordare quando questa pratica fosse di moda a Roma e in gran parte dei suoi possedimenti.

Non è un mistero che attorno ai combattimenti dei gladiatori oppure alle corse delle bighe popolino e classi più abbienti avessero dato vita a un fiorente giro di scommesse. Non solo. Fra i legionari era in voga un gioco che qualcuno ha osato indicare come l’antenato della roulette francese. E per concludere, come non ricordare quell’affresco riaffiorato dagli scavi di Pompei e nel quale sono raffigurati due individui intenti a lanciare dei dadi? Anzi, a questionare animatamente sul risultato che sta sotto i loro occhi, tanto da richiedere l’intervento del padrone dell’osteria che finirà poi col cacciarli dal suo locale.

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Il Gruppo ViviRoma fondato da Massimo Marino nel 1988, nasce come giornale murale per ampliarsi nel tempo in un magazine, TV e WEB.

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