Vendute 11mila bottiglie di vino di falso Tignanello, 3 arresti

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Eseguita ordinanza di custodia cautelare in carcere e due ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari, disposte dal GIP del Tribunale di Parma, nei confronti di tre persone.

A Mantova e nel territorio della provincia di Mantova, Cremona, Modena e Pisa i Carabinieri dei NAS di Firenze e Cremona, in collaborazione dei rispettivi comandi Provinciali, a conclusione di un’articolata attività d’ingagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Parma, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e due ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari, disposte dal GIP del Tribunale di Parma, nei confronti di tre persone, raggiunte da gravi indizi di colpevolezza in ordine ai reati (art. 473 e 474ter cp) di contraffazione di marchi e segni distintivi della casa vinicola fiorentina ‘Marchesi Antinori’ SPA e della produzione di almeno 11 mila bottiglie di vino IGT Toscana a marchio ‘Tignanello’, contenenti vino rosso di provenienza diversa e di qualità inferiore.

Agli indagati è stato contestato anche il reato (art 517 quater cp) di contraffazione di indicazione geografica di prodotti agroalimentari, mediante l’apposizione dell’indicazione geografica IGT Toscana del marchio ‘Tignanello’ sulle bottiglie. Gli arrestati sono Matteo Fazzi, classe 1988 (custodia in carcere), Morini Maria Alessandra, classe 1961 (arresti domiciliari), entrambi di origini mantovane che hanno utilizzato come paravento società da loro costituite, che si occupano del commercio via Internet di attrezzature sportive e Sergio Papa, classe 1964, residente in provincia di Cremona.

L’indagine nasce nel febbraio del 2017 su iniziativa del NAS di Firenze, in seguito ad una segnalazione relativa ad un ordine di riproduzione e stampa di 4500 etichette di vino ’Tignanello’ (bottiglie da 750 ml, annate 2009, 2010, 2011) ricevuto da una tipografia di Pistoia, da parte di un soggetto che si presentava come ‘signor Rossi’ e che dichiarava di agire in nome e per conto di una società rivelatasi poi all’oscuro del meccanismo illecito.

Il committente aveva fatto seguire all’ordine l’invio di foto delle etichette da riprodurre e di un draft contenente le specifiche per la stampa. L’esame delle bozze da parte degli inquirenti faceva emergere una certa professionalità nella contraffazione, ad eccezione di un errore contenuto nell’etichetta anteriore (altitudine al posto di altitudine): questo ha permesso di contraddistinguere in maniera più celere le bottiglie contraffatte in circolazione. Le etichette sono poi state rintracciate in occasione di una perquisizione domiciliare effettuata a carico di Fazzi, sia su bottiglie di vino commercializzate in Germania.

Le indagini hanno consentito di acquisire altri elementi: in particolare sui tentativi di ‘Paolo Rossi’ e del suo entourage di reperire in ogni caso una tipografia dove poter stampare le etichette. Una delle tipografie parmensi, insospettita, ha contattato la ditta Antinori venendo a conoscenza del fatto che con quell’ordine di stampa la ditta stessa proprietaria del marchio non c’entrava nulla. Il telefono utilizzato per i contatti con le tipografie è poi risultato essere lo stesso utilizzato per contattare altre ditte impegnate nella produzione di etichette, bottiglie, tappi in sughero e capsule in laminato.

I contatti finalizzati all’approvvigionamento di beni di packaging sono stati avviati in più parti del territorio nazionale. La Procura di Pistoia ha trasmesso in seguito tutti gli elementi raccolti a quella di Parma. Le indagini si sono sviluppate attraverso accertamenti presso aziende produttrici di vino e di packaging, nonché presso i servizi di corriere ed autonoleggio e con attività di natura tecnica. Le indagini hanno permesso di individuare le tre persone arrestate oggi, residenti nelle province di Mantova e Cremona, le quali si sarebbero approvvigionate fraudolentemente di tutti gli elementi di packaging necessari alla contraffazione (bottiglie in vetro, etichette, tappi in sughero, capsule in metallo) in tal modo riproducendo bottiglie di vino IGT Toscana a marchio ‘Tignanello’ che – riempite con vino di qualità inferiore acquistate altrove – venivano destinate al mercato nazionale ed estero, soprattutto Germania e Belgio.

Al centro di tutta l’operazione illecita ci sarebbe stato proprio Matteo Fazzi che ha personalmente intrattenuto contatti con ditte italiane e straniere, per il reperimento del vino sfuso, e degli elementi per il packaging. Dopo la prima fase investigativa le indagini sono state supportate in ambito nazionale dal NAS di Cremona. In ambito internazionale ci si è avvalsi della cooperazione della Polizia italo – tedesca, con la collaborazione della Polizia Criminale di Colonia e della Polizia del Land della Renania Settentrionale – Westfalia, con la collaborazione di Europol.

In tale contesto sono stati documentati due tentativi di commercializzazione avvenuti in quella zona, uno dei quali monitorato in tempo reale dalla polizia Criminale di Colonia, che ha tratto in arresto un cittadino italiano da anni con dimora a Colonia. Inoltre è stato effettuato un sequestro di bottiglie Tignanello cedute ad un ristoratore di Liegi e provenienti dalla Germania. E’ stato documentato anche un episodio di cessione di bottiglie contraffatte in provincia di Mantova.

In provincia di Parma è stata individuata l’azienda dove venivano stampati i cartoni esterni. Quanto alle etichette dall’indagine è emerso che le stesse sarebbero state riprodotte nella Repubblica Popolare Cinese, dalla quale arrivano anche altri elementi di packaging. Le bottiglie di vetro sarebbero state reperite invece mediante frode presso produttori nazionali. A prescindere dall’accertata commercializzazione delle 11 mila bottiglie di Tignanello, le indagini sono ora tese a verificare eventuali canali di distribuzione, soprattutto verso altri paesi europei e all’individuazione di eventuali ulteriori scorte di vino probabilmente esistenti ma non ancora reperite.

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Il Gruppo ViviRoma fondato da Massimo Marino nel 1988, nasce come giornale murale per ampliarsi nel tempo in un magazine, TV e WEB.

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